Ieri il sindaco Alemanno si è presentato in maniera praticamente clandestina all’Esquilino. Nessun manifesto, nessun volantino annunciava l’incontro previsto all’interno di una saletta di un albergo della piazza.
Di cosa aveva paura il sindaco ? Aveva forse paura che i cittadini e gli esercenti della zona gli parlassero dei problemi del rione e gli ricordassero le tante promesse fatte in campagna elettorale prima di sparire nel nulla?
Sui giornali di oggi si legge che l’Esquilino è come la Sicilia e che dovrà essere presidiato maggiormente dalle forze dell’ordine, quelle forze dell’ordine che per noi sono importanti per contrastare criminalità e illegalità e che il Governo finanzia sempre meno lasciandole senza benzina nelle auto.
Nel rione sono già presenti una caserma dei carabinieri e una della polizia. Non bastano? Bene si integri la loro presenza. Ma lo sanno tutti che le dichiarazioni del Sindaco sono le solite sparate per uscire sui giornali, per spostare l’attenzione, per non parlare di un rione che mantiene il suo fascino solo grazie al lavoro instancabile dei cittadini, delle associazioni, dei commercianti, della scuola che ogni giorno costruiscono integrazione e un Esquilino migliore per tutti mentre il Comune sembra essere su un altro pianeta
Tagli ai servizi sociali, famiglie disperate perché visto il taglio del tempo pieno i loro figli saranno lasciati alle 13.30 (chi li andrà a prendere?), il teatro della zona chiuso ormai da un anno mentre il Comune non ha fatto nulla, l’ex cinema Apollo comprato dal Comune abbandonato e fatiscente, sempre più immondizia, le strade sono sporche e le affissioni abusive aumentano ogni giorno e i cittadini sono stufi di andare settimanalmente a pulire e fare denunce che puntualmente non ricevono nemmeno risposta
Insomma ieri è sceso un marziano all’Esquilino che ci ha detto di non pensare alla nostra vita quotidiana e soprattutto di non pensare alle tante promesse fatte in campagna elettorale, non pensare alle tante esperienze positive che, malgrado il Comune, i cittadini del rione fanno a scuola, con lo sport, con i ragazzi, nelle associazioni e nei comitati del rione : siamo in guerra, siamo in Sicilia, ha detto, lasciateci lavorare che manderemo di pattuglia l’esercito.
Chissà che l’esercito non riesca a tenere la scuola aperta il pomeriggio o a pulire le piazze, a mantenere il decoro del rione, ad attivare una presenza concreta e costante dei vigili urbani per contrastare l'abusivismo abitativo e commerciale e le irregolarità commesse su strada, a prevedere il rifacimento del manto delle strade di grande transito (Viale Manzoni, Via Emanuele Filiberto, …), a impegnarsi a salvaguardare l'importante patrimonio culturale del rione e a trovare risorse per le attività sociali e culturali necessarie al miglioramento della vivibilità dei cittadini che vi risiedono.